31 dicembre 2012
L'anello della Servitù
29 dicembre 2012
Le posizioni di base
Nadu
Questa è la posizione in ginocchio di una schiava di piacere, la posizione base, la posizione in cui una schiava sta più frequentemente, spesso le altre posizioni cominciano dal Nadu.
Essa si inginocchia davanti al Master, la sua testa dritta ed alta, lo sguardo abbassato. Le ginocchia largamente aperte, la schiena agilmente arcuata in modo da spingere in fuori il seno le mani giacciono sulle cosce a palme in giù.
L’ eccezione a questo modo di tenere le mani si ha quando la schiava desidera palesare al (suo) Master le proprie necessità sessuali, in questo caso le palme dovrebbero essere girate verso l’alto. (Su Gor i palmi femminili sono considerati molto vulnerabili; quando una femmina mostra i palmi non solo esprime la propria vulnerabilità, ma allo stesso tempo la sua sottomissione e il bisogno di essere presa; quando questo avviene durante un servizio è un chiaro incitamento al Master affinché approfitti di lei.)
Torre
Schiava della torre(più semplicemente Torre): una variante dell’ inginocchiamento
simile al Nadu tranne per il fatto che le ginocchia sono chiuse invece che largamente aperte, questa posizione è ben considerata in presenza di donne libere ed è tipica delle schiave vergini, non addestrate o riservate (queste schiave sono comunemente definite bianche con riferimento al colore usuale delle loro “vesti”).
La Schiava
La stessa cosa é per la slave , quando sente pronunciare la parola schiava .....
schiava ... ... Si ...Padrone .....
Basta poco per scatenare i sensi ....
25 ottobre 2012
15 settembre 2012
7 aprile 2012
Le dita
23 marzo 2012
Ankle cuff
In commercio ci sono versioni molto rudi ed adatte a giochi di ruolo ambientati in prigioni ed anche molto raffinate ed eleganti con tanto di lucchettini o chiusure a combinazione.
Per gli inconvenienti legati a questa tipologia di ankle cuff si può vedere ciò che è scritto sotto la voce manette ed in particolar modo il rimando ad articolo di DrFatso.
Quelle in cuoio sono le più comuni. Quasi sempre bene foderate. Sempre dotate di anello per legare le caviglie a qualche gancio, palo, montante di un letto, gamba di una sedia o semplicemente corda che a sua volta sarà fissata da qualche parte.
Spesso le cavigliere servono per tenere divaricate le gambe.
Nel gergo vanilla, ankle cuff sono definite le scarpe da donna con allacciatura alla caviglia.
Delle ankle cuff in cuoio del tutto simili a quello di uso SM si vedono nelle palestre. Ai due anelli vengono fissati dei pesi per gli esercizi di irrobustimento muscoli delle gambe.
28 gennaio 2012
Spanking
In senso stretto, con spanking si dovrebbe indicare solo lo sculacciare a mano (ed è questo il senso che adotteremo qui), ma spesso il termine viene usato in senso estensivo per tutte le pratiche sessuali che implicano l'infliggere colpi al sedere con i più svariati strumenti, dalle racchette alle cinture, fino alla frusta.
Lo spanking è una pratica molto diffusa anche all'interno delle coppie che in genere si limitano al sesso “vanilla” (cioè sesso standard, tradizionale, senza elementi di sadomasochismo o di feticismo). In questi casi, accanto a sculacciatori (spanker) che affermano di ricercare “la connessione emotiva e l'eccitazione condivisa” con lo sculacciato (spankee) e ad altri che descrivono lo spanking come “un modo di sentire il proprio corpo, i muscoli, i nervi, la pelle, il profumo, gli odori, il sudore, un modo di offrirsi o di offrire a sé una nuova esperienza”, c'è anche chi confessa: “Credo che la cosa più eccitante al mondo sia avere sotto al naso un bel culetto femminile stretto, sbarazzino, dalle curvi dolci. In fondo, per me lo spanking è solo una scusa per toccare e giocare”.
21 gennaio 2012
Limiti ...
20 gennaio 2012
Il bondage? Forse rende più felici
Abbinare il sesso alla costrizione, usare corde (fossero anche foulard di seta), corsetti, manette, frustini e quant'altro, non è affatto pericoloso e, anzi, può dare addirittura più felicità di pratiche sessuali più tradizionali e meno trasgressive.
È ora quindi di sfatare i luoghi comuni, e alcune opinioni professionali, che considerano le persone che lo praticano come «danneggiate e bisognose di terapia, se non pericolose e bisognose di restrizioni legali». A questo risultato è giunto uno studio condotto all'università del Nuovo Galles del Sud, su 20mila persone, e pubbblicato sul Journal of Sexual Medicine.
In Australia il 2% degli adulti dichiara di prendere parte a giochi sessuali con sadomasochismo, dominazione o sottomissione, per pura passione senza alcun risvolto psicanalitici (come reazioni a carenza sessuali o ad abusi subiti). Il piacere è a due: per chi è legato consiste nell'abbandonarsi totalmente al partner, per chi lega consiste nel sentire l'abbandono. In Italia mancano dati uffficiali ma in un sondaggio condotto qualche anno fa da Durex, ben 3 italiani su 10 hanno detto di utilizzare talvolta le sole manette: non bondage nel senso più tradizionale del termine, ma pur sempre una costrizione.
Stando ai risultati dello studio australiano, «bondage, disciplina e sadomasochismo (Bdsm) sono semplicemente un interesse sessuale o una sottocultura che attrae una minoranza», scrive Juliet Richters che ha coordinato lo studio. Le pratiche Bdsm sono più comuni fra gay, lesbiche e bisessuali, e i partecipanti hanno più probabilità di essere avventurosi sessualmente anche in altre maniere. «Tuttavia non hanno maggiore probabilità di essere costretti all'attività sessuale e non hanno una tendenza maggiore ad essere infelici o ansiosi». Anzi, gli uomini che vi prendono parte mostrano di essere perfino più felici, dato che registrano punteggi significativamente più bassi sulla scala del malessere psicologico, rispetto ad altri uomini.
16 gennaio 2012
Dominazione mentale e Dominazione fisica
Io sono sempre stato un "padrone". Ho sempre puntato a alla dominazione mentale della persona, alla muta obbedienza a portarla all'asservimento mentale, non fisico.
La dominazione mentale è molto più appagante e coinvolgente di quella puramente fisica. Ci sono persone che cercano nel SM una semplice valvola di sfogo per le loro inclinazioni sadiche o masochistiche. In questo caso si può provare piacere nel frustare o essere frustati da uno sconosciuto. A me ciò non procura alcun tipo di piacere. Chiaramente il MIO modo di trarre piacere non è ne il più giusto ne quello sbagliato. E' unicamente il MIO.
Più mi addentro in questo mondo e più noto che questa differenza non è chiara a tutti. Ciò procura insoddisfazioni a molte persone.
Ci sono schiavi che vogliono solamente soddisfare i loro bisogni masochistici che mal si incontrano con padroni che vogliono dominarli completamente. E schiave che vogliono invece essere dominate in ogni aspetto mentale e fisico e mal si trovano con master che vogliono invece percuotere con una frusta.
Come ho già ripetuto più volte, ogni individuo deve prima di tutto capire cosa sta cercando, così da poter ottenere ciò che desidera.
ROTELLA di WARTENBERG
Chi l’ha ideata non aveva in testa scopi SM, o almeno io non so di simpatie in tal senso da parte del dott Robert Wartenberg che l’ha ideata per misurare – lui era un medico neurologo nato alla fine dell’800 – la sensibilità tattile delle persone con problemi al sistema nervoso. Se non vado errando è sua anche l’idea dei colpi di martelletto sul ginocchio per saggiare certe reattività.
La rotella ha un diametro di circa 2 cm con tante punte aguzze che hanno una forma tale da dare delle sensazioni più o meno dolorifiche, ma che non bucano la pelle.
Premendo di più o di meno le sensazioni variano e con la rotella si può andare in qualsiasi parte del corpo, dalle ascelle, giù per la schiena, petto, seno, capezzoli, zone anali, genitali maschili o femminili, gambe, piante dei piedi, mani. Insomma con esclusione della testa, qualsiasi parte del corpo è adatta alla rotella e ogni parte dà delle sensazioni diverse.
Sui genitali una pressione leggera genera una sensazione di piacere-dolore molto stimolante. Dipende dal soggetto, ma è altamente probabile che questo avvenga.
14 gennaio 2012
Il Collare
Si tratta secondo me di una trasposizione dell’uso tutto da chat di indicare il proprio ruolo con un collare fatto di parentesi.
12 gennaio 2012
La schiava da Frustare
11 gennaio 2012
Bondage
10 gennaio 2012
Legami
Strap-On
In effetti, la comunità lesbica dibatte vivacemente sull'uso di questo giocattolo erotico, che finisce spesso e volentieri al centro di diatribe a carattere ora ideologico ora personale.
Lo strap-on, come in generale tutti i dildo, viene considerato da alcune lesbo-femministe come una intromissione intollerabile di fallocentrismo all'interno delle loro dinamiche relazionali. Critica per molte ormai superata grazie allo sviluppo delle teorie queer (le quali, guarda caso, hanno preso ispirazione anche dallo strap-on...): “Se escludi lo strap-on solo perché ti sembra imitativo dell'eterosessualità, ti stai perdendo qualcosa di piacevole. Susie Bright l'ha detto anni fa: scopare non è più eterosessuale che baciare”.
8 gennaio 2012
Palline Cinesi
Sicuramente meno imbarazzanti da comprare e da utilizzare rispetto ai più ingombranti sex toys, costituiscono un giochino straordinariamente piacevole.Il modello classico di palline cinesi, o geisha balls, è costituito da due sfere (di metallo o di plastica) delle dimensioni di palline da ping-pong.Le palline sono collegate tra di loro con un filo e, come dei tampax, si introducono nella vagina mantenendo il cordoncino fuori. Ogni sfera contiene un'altra sfera più piccola e pesante che si muove all’interno provocando incredibili sensazioni.La cosa interessante delle palline cinesi, rispetto ad altri strumenti per l’autoerotismo femminile, è che la donna può tenersele dentro per ore, magari mentre va a fare la spesa o in ufficio, ed essere continuamente sollecitata ed eccitata. E’proprio il movimento del corpo che mette in funzione il meccanismo delle palline cinesi.Ben presto, dopo aver familiarizzato con questo giocattolino, la donna imparerà a mettere in movimento le palline cinesi semplicemente contraendo i muscoli della vagina. In questo modo le sfere internamente si agiteranno con maggiore intensità regalando un incredibile piacere. Un buon ritmo è di circa una contrazione al secondo per serie di 2 o 3 minuti l'una.Questo esercizio allena e tonifica i muscoli vaginali. Facendo raggiungere una perfetta padronanza sulla propria vagina. Di questo ne beneficerà anche il partner che, durante la penetrazione, sentirà il proprio membro come catturato e massaggiato con maggior vigore.Naturalmente, cosa fondamentale delle palline cinesi resta l’inusuale piacere autoerotico, ben diverso da quello provato con i normali oggetti fallici, soprattutto perché riescono a stimolare alla perfezione il punto G.Consiglio a tutte le donne di provare le palline cinesi.E quando ci si stanca, basta sfilarle tirando il filo.
7 gennaio 2012
Paure e timori nel Bdsm
6 gennaio 2012
5 gennaio 2012
Spanking
Esiste un mondo sotterraneo fatto di piacere nell'infliggere e nel subire punizioni corporali che si avvale di tecniche flagellatorie di antica memoria, quali l'uso battipanni, frustini, cinture, verghe di betulla, e soprattutto mani. Il dungeon in cui stiamo per addentrarci è una nicchia cerebrale che pochi hanno il coraggio di esplorare, eppure ha in sè un fascino tutto suo che si può apprezzare solo trovando la voglia di riassaggiare quel sapore amaro di denti e chiappe strette nell'attesa della sculacciata della mamma per la marachella fatta da bambini. Chat Monella Ma qui non si gioca, si fa sul serio. Tettonedi Donne Nude, Donne Matur e Scambisti |
Lo spanking non è altro che la famigerata sculacciata che tutti, chi più chi meno, abbiamo temuto e assaporato da piccoli. Non fate però l'errore di immaginare solo qualche pacca sui glutei, la "fine arte dello spanking" è appunto un'arte, con particolari regole da osservare. Il "bottom spanking" in particolare (lo sculaccione sulle chiappe) non è una perversione cruenta, pericolosa e violenta, ma un modo un po' movimentato di eccitarsi, una pratica vecchia come il mondo che esce dagli armadi segreti della libido umana per investire di caldo piacere/dolore chi si appresta a praticarla. La sculacciata a mani nude non presenta connotati prettamente sadomasochistici, però affinchè la messinscena risulti davvero eccitante, occorre rispettare i ruoli: LUI paterno, pacato e autorevole ; LEI terribile, ribelle e capricciosa fino all'inverosimile. Nel 1786, Lady Henriette P. Montague scrive nel suo diario come dovrebbe comportarsi l'amante ideale: "Sollecito e comprensivo, ma non eccessivamente perspicace. Detesterei un uomo con sensibilita' femminile, quel modo di indagare nei pensieri che fa sentire l'indagato colpevole anche se non lo e', bugiardo anche se sta recitando un versetto della Bibbia. Le punizioni dovrebbero avvenire invece per cause futili e sciocche, ed essere comminate dall'uomo sulla donna che ama con sguardo enfaticamente burbero - che la donna fingerà di prendere sul serio, naturalmente - e mano leggera. Una sculacciata può essere molto divertente e anche straordinariamente eccitante, se data e ricevuta con queste premesse." Il favoloso mondo dello spanking non è dunque nato oggi, e neppure ieri. Sono note infatti le memorie storiche sull'orbilianismo [da Orbilius Plagosus, maestro di scuola citato da Orazio, che sottoponeva con smaniosa goduria i propri alunni alla "cura dello staffile"] e sulle correzioni che i frati gesuiti amavano infliggere ai loro discepoli in epoche in cui di libertà ve n'era ben poca e le marachelle, anche le più innocenti, venivano punite in modi terribili. Non per niente, per adempiere al delizioso compito di frustare gli allievi, nei collegi gesuiti veniva incaricato un "padre correttore", specialista in disciplina, il quale eseguiva le correzioni stabilite dagli insegnanti. Gli allievi trasgressori subivano le pene pubblicamente, curvati su un banco o su un inginocchiatoio, con il divieto di lamentarsi e di gridare, pena la moltiplicazione dei colpi. In uno scenario tanto lugubre sembra difficile immaginare qualcuno che goda di un'eccitazione *sana* nell'infliggere e nel subire punizioni corporali, eppure in tutto il mondo si riuniscono centinaia di adepti del nuovo gioco di società del millenio, da fare in coppia o in gruppo ma sempre rigorosamente a mani nude! L'effetto erotizzante della mano che colpisce il fondoschiena può infatti essere fatalmente utile per risollevare le sorti di una relazione in caduta libera. A questo scopo tante coppiette si riuniscono per godere dell'ebrezza di un sonoro schiaffone sulle chiappe per ristabilire ruoli perduti e l'equilibrio tra gioco e seriosità nel rapporto. Lo spanking in questo senso è un modo per giocare in due, per creare un'atmosfera di stuzzicante intimità, per camminare sul sottile filo di lama che delimita la finzione dalla realtà, per emozionarsi con sensazioni forti e per mimare situazioni e ruoli inconsueti di "dominatore/correttore" e "capricciosa/da raddrizzare" . Se siete quindi stanchi del solito sesso standard, se vi serve qualche stimolo per combattere la noia del fast-sex, sperimentate una sonora sculacciata punitiva per rimettere in moto ormoni e bollenti spiriti. Una sculacciata inflitta da un amante finto-burbero, ammirevolmente autorevole, paterno e patriarcale, che gliele dia sul popò alla pestifera indomabile che ha bisogno di una raddrizzata. Attenzione, non un uomo autoritario. Non ce n'e' bisogno, anzi, è auspicabile il contrario. Perche' alla fine, in questo scenario della fantasia erotica femminile, è la donna quella che si diverte di più, colei intorno alla quale ruota il maschio protettivo, padrone fino a un certo punto, padrone perchè così vuole lei, padrone per il di lei diletto. |
4 gennaio 2012
Voglia di sottomissione
E ritorna forte il desiderio di essere dominata, posseduta e umiliata, magari di fronte a qualcuno che non si conosce. Quante fantasie perverse, tutte in attesa di trovare il coraggio di rischiare, di spezzare le catene che impediscono di fare quello che si desidera.